Una mozione di indirizzi dopo il caso CSEA: giovani e lavoro al centro!

Dopo la discussione “segreta” avvenuta in consiglio comunale sulla relazione della commissione di indagine CSEA, abbiamo preparato una mozione per dare degli indirizzi alla città. Molte delle considerazioni nascono proprio dalle conclusioni della relazione, quello che ho cercato di far emergere è che il modello distorto rappresentato da Csea non può essere il riferimento torinese di una formazione che deve avere tra i suoi obiettivi quello di relazionarsi costantemente con il tessuto imprenditoriale e sociale del territorio per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro dei suoi reali e fondamentali protagonisti: gli allievi. Ho chiesto al sindaco di attivarci affinchè Torino ricominci a pensare al tema dei Giovani e del Lavoro. La discussione è ancora sottoposta a segreto d’ufficio, ma Fassino ha citato più volte il mio intervento rendendosi disponibile a dare un segnale forte su questi temi affinchè Torino sia il luogo della Garanzia per i Giovani e per il loro futuro. Questi a grandi linee i contenuti della mozione che è stata discussa nello scorso consiglio e che probabilmente verrà approvata Lun 30/9:

– I membri della commissione ritengono che i comportamenti illegittimi meritino di essere ulteriormente indagati ed i responsabili perseguiti, chiarendo già da oggi che l’ente che rappresentiamo deve attivarsi affinché il danno che gli è stato causato venga per quanto possibile risarcito.
– Le continue, reiterate e documentate segnalazioni all’amministrazione comunale della cattiva gestione di Csea, che iniziano già quasi quindici anni fa, hanno avuto risposte insufficienti che paiono finalizzate soprattutto a difendere l’azienda e i suoi amministratori, senza verificare in modo adeguato i loro comportamenti
– il modello distorto rappresentato da Csea non può essere il riferimento torinese di una formazione che deve avere tra i suoi obiettivi quello di relazionarsi costantemente con il tessuto imprenditoriale e sociale del territorio per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro dei suoi reali e fondamentali protagonisti: gli allievi.
– I membri della commissione ritengono che non si possa parlare esclusivamente di leggerezza, trascuratezza o prassi, ma di responsabilità diffuse nel sistema generale di indirizzo e controllo

Impegna il Sindaco e la giunta

– A farsi promotore, anche attraverso il percorso di “Torino Strategica”, di un tavolo di lavoro che coinvolga oltre alla Città di Torino gli organismi competenti per elaborare e sviluppare nuovi indirizzi, come richiesto anche dalle indicazioni di “Garanzia per i giovani”, attorno ai temi dei giovani, del lavoro e della formazione.
– Ad attivarsi affinchè la rappresentanza del comune nelle proprie aziende partecipate si esplichi sempre con almeno un rappresentante nel collegio sindacale. Nel caso sia disponibile più di una posizione deve essere comunque garantita la presenza nel collegio sindacale.
– Ad attivarsi affinchè le nomine dei membri partecipanti al collegio dei sindaci o al consiglio di amministrazione siano effettuate a partire dalle competenze. Tali competenze dovranno essere ovviamente verificate dal curriculum e dall’assenza di eventuali conflitti di interesse, come previsto dal nostro “regolamento nomine”, ma anche da una relazione di accompagnamento che precisi in modo esplicito il ruolo e gli impegni che le persone nominate dovranno svolgere negli organi di controllo.
– A ribadire a tutti i nominati l’obbligatorietà della relazione annuale unitamente alla trasmissione di bilanci ed alla partecipazione alle commissioni comunali competenti per relazionare in modo puntuale sull’andamento della azienda partecipata.
– Verificare lo stato attuale di tutte le partecipate attraverso un approfondimento nelle commissioni consiliari competenti, delle relazioni consegnate e dei bilanci presentati
– A verificare i contenuti e lo stato di tutte le convenzioni in essere, dandone evidenza al Consiglio Comunale, approfondendo le modalità con cui queste sono applicate ed evidenziando gli scopi per cui sono state sottoscritte
– A garantire che i bilanci di tutte le aziende partecipate dal comune di Torino siano certificati da soggetti esterni e che la scelta del soggetto certificatore sia concertata con la Città di Torino per garantire la terzietà delle società scelte
– A verificare se ci siano state irregolarità nell’adempimento delle funzioni di gestione amministrativa e di controllo da parte dell’amministrazione comunale valutando eventuali azioni sanzionatorie

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