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Le prospettive del Campo Nomadi
Un dibattito non facile, ma civile e costruttivo. Negli scorsi giorni il Consiglio Comunale ha fatto un incontro con i rappresentanti dei firmatari della petizione, in gran parte cittadini del complesso residenziale “Centro Europa” hanno presentato ai consiglieri una serie di problemi riguardanti sia l’ordine pubblico e la sicurezza di beni e persone, sia l’igiene ambientale, reclamando maggiori controlli da parte della forza pubblica e la chiusura in tempi brevi dell’insediamento.
Il vicesindaco Elide Tisi e gli assessori Tedesco (Polizia Municipale) e Lavolta (Ambiente), hanno illustrato i provvedimenti sinora presi, dai controlli effettuati dai Vigili urbani con altre forze di polizia – con alcune espulsioni, oltre a contravvenzioni e sequestri di automobili – fino all’installazione di lampioni e servizi igienici per migliorare, unitamente con l’intensificazione della rimozione dei rifiuti, le condizioni di sicurezza e di salubrità della zona circostante il campo.
Sulle emissioni di fumi maleodoranti dall’insediamento, è stato precisato che vengono effettuati controlli e che verrà effettuato anche un monitoraggio con l’ARPA. Controlli effettuati sui fumi di altri campi nomadi cittadini non hanno peraltro rilevato tossicità preoccupanti.
A proposito della richiesta di smantellamento del campo, i rappresentanti della giunta hanno ricordato come il piano di superamento dei campi nomadi sia già stato avviato, a partire dalla situazione individuata come prioritaria, cioè l’insediamento di Lungo Stura Lazio. Il piano, finanziato da fondi del Ministero dell’Interno, riguarda tutti i campi, compreso quello di corso Tazzoli, anche se non è oggi possibile indicare una data di chiusura. Sarà anche presa in considerazione l’ipotesi di aprire un collegamento tra via Crea e strada del Portone, per migliorare la fruibilità e la sicurezza dell’area.